lunedì 23 maggio 2016

12 luglio 2016 cento anni dal martirio di Cesare Battisti

Riceviamo da
Giovanni Galluccio - Proboviro Sezione di Trento "Beppino Disertori" AMI Onlus
Cittadino boviomazziniano
 
 
Il prossimo 12 luglio 2016 ricorreranno cento anni dal martirio di Cesare Battisti, dopo il farsesco processo lampo, consumato dall'impero in disgregazione, per mano del boia, appositamente convocato da Vienna presso il Castello del Buonconsiglio.

Ieri sera la politica locale avrebbe inteso liquidare la questione con una messa in scena della Messa da Requiem di Verdi, eseguita in pompa magna presso il Teatro Sociale di Trento, in memoria di Cesare Battisti, Fabio Filzi e di tutti i caduti di tutte le guerre.

Fortunatamente, malgrado i papaveri del centro sinistra autonomista avessero provveduto a riservare ai loro lacque e cicisbei l'intera platea e due ordini di palchi, siamo riusciti ad intrufolarci, fra loggionisti e terzo ordine, ed alla cena di gala, allestita con sontuosa prodigalità dal Presidente del Consiglio Provinciale, "compagno" Bruno Dorigatti, a cui un ghostwriter ha persino scritto nel pistolotto introduttivo che Cesare Battisti era "socialista internazionalista e mazziniano"... Vi risparmio il paroliberismo del Presidente della PAT, dottor Ugo Rossi, il cui cerchiobottismo inconcludente apparirebbe pleonastico persino a campioni di paraculismo salottiero alla Bruno Vespa, Francesco Rutelli e/o Fausto Bertonotti...

Morale della favola, grande è stato il privilegio di poter accogliere l'invito di Marco Battisti, presente insieme a Mimma, fra i discendenti di Cesare ed Ernesta Bitanti.

Si mormora che martedì il pavidissimo Presidente de la repubblica incontrerà in gran segreto gli Alpini sugli altipiani cimbri, per sedare democristiaissamente, le preoccupazioni degli Schützen coindagati per voto di scambio con autorevole storico professionista di "storia locale", materia innovativa per consumatori a Km. Zero...

Pare che il Prof. Sen. S.E. il vostro Presidente, possa recarsi in Trento, persino il 12 luglio, per un duplice passaggio pubblico, al Castello del Buonconsiglio, sul luogo dell'impiccagione, e poi al Dos Trento, ove in un mausoleo fascisticheggiante, prospiciente il Museo degli Alpini, la retorica dei martiri trova la sua apoteosi nel classico tempietto circolare, con ara del principale martire, innalzata al cielo, in un coro di are di martiri, disposti a raggiera.

Mi vedo costretto a rappresentarVi la richiesta d'aiuto di Marco e degli altri discendenti, perché il dibattito sia sottratto alla vuota retorica del Presidente della Repubblica.

Convochereste Voi una DN straordinaria a supporto di un laico dibattito accademicamente albergato, in Trento, in quei roventi giorni estivi?

Grazie per l'attenzione.
Giovanni Galluccio

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