Scheda del referendum istituzionale del 2 giugno 1946
Testo del manifesto mazziniano emesso in occasione del 2 giugno 2017, Festa della Repubblica.
A.M.I. - Segr. Naz.le Nicola Poggiolini
La Repubblica è nata in Italia per volontà di popolo, liberamente espressa per la prima volta a suffragio universale, sia maschile che femminile. Il 2 giugno 1946, è stata posta la prima pietra della democrazia in un Paese a cui il Risorgimento aveva conferito l’unità nazionale, ma nell’ambito di un regime monarchico naturalmente esposto alle tendenze autoritarie fino alla sua definitiva compromissione con la dittatura fascista.
In Repubblica, il popolo è l’asse portante della sovranità democratica da cui soltanto traggono linfa le istituzioni rappresentative. I cittadini di una Repubblica non possono pertanto limitarsi ad esercitare una delega il giorno delle consultazioni elettorali, ma devono sentire l’orgoglio e la responsabilità di essere partecipi ogni giorno della sovranità popolare nel coltivare la dimensione della politica, ancorandola al rigore morale ed orientandola al progresso civile.
In Repubblica, i cittadini non sono atomi, ma si organizzano secondo il principio di Associazione per il perseguimento degli interessi collettivi, per l’ampliamento delle libertà e dei diritti fondamentali, per la promozione della giustizia sociale.
Una Repubblica che abbia un’anima “repubblicana” è pertanto lo storico obiettivo di noi mazziniani che aspiriamo ad una “democrazia in azione” che sia strumento di educazione e di emancipazione per tutti i cittadini.
Diritti inalienabili e doveri inderogabili vanno di pari passo, nello spirito della Costituzione, per proiettare l’Italia nello sviluppo dell’integrazione europea, che rappresenta la sfida del nuovo secolo.
“Sono nella vita dei popoli, come in quella degli individui, momenti solenni, supremi, nei quali si decidono le sorti di un lungo avvenire”. Queste parole di Giuseppe Mazzini richiamano oggi l’urgenza per l’Europa di trasformarsi in un soggetto politico federale, pena la predita della sua identità e della sua cultura.
Dal ricordo della vittoria della Repubblica nel referendum istituzionale, viene perciò l’auspicio di una mobilitazione dei popoli europei per l’obiettivo degli Stati Uniti d’Europa.
Dedichiamo, anche per questa ragione, il 71° anniversario della Repubblica italiana alla memoria di Carlo e Nello Rosselli, di cui a breve ricorrerà l’80° anniversario del martirio, perché furono tra i più lucidi combattenti della barbarie nazifascista nel nome dell’Europa della Giustizia e della Libertà.
Genova, 2 giugno 2017
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